domenica 16 agosto 2009

Scavando paesaggi




Il mitico Frizzone, nelle affollate terre di confine tra Porcari e Capannori, svela nuove storie sepolte. Erede dell'Auser, forzato da millenni in un insano rettifilo, di nuovo risalito e disceso dai pesci, distingue nell'agosto in cui il pulviscolo dello stabilizzante s'intreccia in turbini, il viavai degli autotreni verso le Storie Sepolte del Casello dal taglio dove si cercano e trovano paesaggi sepolti. L'Archeologa e l'Escavatore si addentrano nella terra, fin dove è possibile, fino al plastico manto di fresca argilla blu, erede di paludi remote in cui si specchiava la quercia morta nel canneto. Calpestare la palude di millenni perduti è emozione anche per il vecchio archeologo, nonostante tutto, nonostante la polvere ... e al di sopra, nelle metamorfosi infinite di una pianura delle mille vicende, l'intreccio di radici in suoli generati fra dossi, fiumi, paludi colmate, forse dagli eventi, forse dall'impegno degli uomini: la mitica centuriazione romana. Fattorie e campi, vie e canali, e ora, infine, la prateria umida ... Grazie a RFI (Rete Ferroviaria Italiana), grazie all'Escavatore e all'Escavatorista, al Cantiere, alla Giovane Archeologa, un paragrafo si aggiunge ad una storia infinita.

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