lunedì 17 agosto 2009
Da San Crisogono a Santa Reparata, sulle vie del secolo XI
Una porticina immette nel secolo XI, in San Crisogono: spazi dilatati in cui raggi di luce esagitano i colori degli affreschi superstiti, con San Benedetto dallo sguardo mistico che risana il lebbroso, e la cripta scoperta con le ieratiche presentazioni dei Santi. Ma il pellegrino giunto da Lucca, seguendo il papa e vescovo riformatore, si sconvolge davanti alle specchiature tricrome, affinate dal calligrafico bianco, e subito rammenta le specchiature della rinnovata Santa Reparata di Lucca, e della sua cripta di San Pantaleone. La via Francigena, le vie dei vescovi, dei papi, degli Imperatori, del lucchese padano divenuto papa, dell'antico lucchese, e poi maremmano, divenuto papa, di Matilde e degli Enrichi. Stranianti vicende, che rivivono a Pieve a Nievole in un gruzzolo di denari venuti da Pavia e dalla Venezia, rivivono negli staccati affreschi di Santa Reparata, se solo si osa aprire la porta che in San Crisogono fa entrare nella Roma del Gran Papa Aldobrandesco. O almeno così pare, a chi vuol dare alla monotona griglia obliqua di ciottoli della Lucca archeologica del secolo XI il colore degli artigiani e dei papi, delle aristocrazie emergenti e degli imperatori, e al Romanico di Padania aggiunge il Neo-Romano di Roma. Ma la suggestione del sectile affrescato di San Crisogono e di Santa Reparata, nostalgico della Roma dei Cesari e delle basiliche di Costantino, non è sottile nella luce incerta di una sera d'estate, nella chiesa che canta la sua storia se solo si apre una porticina.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.