giovedì 6 marzo 2025

Seguendo marmi dipinti ... da Lucca a Naxos.

 





Dipingere il marmo, passione duratura, ma un po' di più nel secolo VIII o nel IX, iniziale, e l'ombra del pittore lucchese, poi alla corte del re Astolfo, Auripert, benignato (o pagato?) con terre e con poderi dalla cassa fiscale, si allunga, chissà quanti anni dopo, sulla cripta di Santa Reparata,  O qualche anno prima, sarebbe bello seguire Guido Tigler nella sua cronologia precoce.
Ma si continua a temere che a Santa Reparata si imitassero a colpi di pennello i marmi che il vescovo, cercandoli chissadove, aveva trovato per rivestire la cripta per San Regolo, alla romana.
È comodo seguire il professor Scirea per marmi dipnti nella Longobardia, di giù e di su, ma è più fascinoso imbarcarsi su qualche nave bizantina, si sa che arrivavano a Pisa, per salvare Adelchi, e arrivare al monumento più fascinoso dell'era iconoclasta, Agia Kyriaki, isola di Nasso, o Naxos, fa più romano d'Oriente.
Con un po' d'impegno, ma non troppo, si riesce a farsi regalare dalla rete immagini non solo dell'abside coperta di croci e di famiglie di volatili, ma anche delle navate, e più in là ... e vedere il pennello bizantino che vibra di linee ondulate, in rosso e in blu, per pannelli che celebrano l'unità del Mediterraneo imperiale. Pennello un po' rustico, ma forse per questo ancor più fascinoso quello del pittore cicladico ... 

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