venerdì 31 gennaio 2020

Da Badia di Cantignano a Corinto, seguendo croci pavoni e cerchi


I viaggi sulla rete, senza meta, vagabondaggi non si sa se da demenza senile o da curiosità irrefrenabile, l'Ulisse di Dante ... e seguendo le croci, e l'Apollonion indimenticabile di Corinto si arriva ad un pluteo di quel Museo, e poi si cerca si cerca, qualcosa si trova.
Sì, la datazione è un po' larga, l'archeologo vuole il quarto di secolo, altrimenti tutte le sue regole ossessive, chicomequando per rispondere al perché, si sfasciano, ma la croce con i pavoni e i cerchi fascinosamente integra di Corinto e la croce con i pavoni e i cerchi, con rosetta o concentrici, che ora si sa di Badia di Cantignano, terra di Lucca, sono sorelle anche se forse un secolo o due le separano ... o forse no, chissà.
Poco sa l'archeologo delle terre di Toscana di quel che si faceva a Corinto quando l'imperatore iconoclasta salvava l'impero, e qualche tirannello longobardo ne approfittava dalle parti di Ravenna o della Tuscia. Ma per capire le follie divinate dal marmorario lucchese agli inizi del secolo VIII le nitide immagini di Corinto sono d'obbligo ...

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