mercoledì 6 marzo 2013
Archeologhe e Guerrieri
Waffen für die Götter, direbbe l'archeologo consapevole di mostre tirolesi con elmi di Vetulonia, le gesta degli Haspna, per la corrosa cortina di ferro che le Quattro Archeologhe aggiungono alle lucchesi meraviglie dell'archeologia contemporanea, rese dal Sacro Pozzetto che viola la diagonale di pietra fra reti di cotani.
Ma dichiarano gli anni l'elmetto modello 33, e le offerte nel Sacro Pozzetto sono scarico di piatti e posacenere non più utili, forse inutili, forse da dimenticare, con l'azzurro sabaudo della Richard Ginori che disegna sul bianco riflettente l'arme dei Savoia come Re di Sardegna. Post quem, ante quem, gli anni della guerra o poco prima, o poco dopo, forse la Scuola per AUC di Lucca che anche le fittissime vie del web stentano a seguire.
Archeologia del padre, dopo quelle del nonno, per l'archeologo che vuol trovare anche in un Sacro Pozzetto che è pozzo a perdere, scavato con professionalità dalle Quattro Archeologhe, sororalmente partecipi di storie contigue, nella Processione con gli Elmi, ragione dell'acqua che infradicia ossa stanche.
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