venerdì 19 ottobre 2012

I segreti della zuppa etrusca di Garfagnana


E in gloria della bravissima carpologa che ce ne ha svelato i segreti, si apprezzi la zuppa etrusca di Garfagnana, scoperta nelle oscure fosse della Murella dalle fatiche di archeologi, biennali, un po' sbruciacchiata: farro in abbondanza, un po' di farricello, un tocco d'orzo; aggiungere in quantità equipollente più o meno, o a piacere, ceci e favino. Cuocere a fuoco lento, su piani forati o lì dappresso, in pentole d'impasto con inclusi microclastici, di diaspro (tiene meglio la cottura). Consumare in tazzoni alla padana, con un po' di vernice rossa, sente meno il sapore di terra, zuppando piadine cotte sotto campana di coccio (un po' all'inglese, cooking bells; così è contenta anche Francesca ...).
E una dedica femminile ne faccia magica pozione, segno d'amore, al profumo dei porcini d'autunno e delle prime castagne.

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