giovedì 10 maggio 2012
Personaggi e interpreti sulla scena della Giuncaiola
Sole di maggio o sole d'estate, sulla Giuncaiola di Pontedera, al volgere del settimo mese, o ottavo, ché il conto è incerto.
E tutti si ritrovano davanti alla fronte della scena, misteriosa come le altre strutture, con la porta ingannevole affidata alla mandibola del bovino (o bovina), i personaggi e gli interpreti di un'impresa nel cuore dei misteri dell'Etruria, dove acque perdute o sognate di sorgenti sulfuree sono raccolte in intarsi poligonali, e fiumi violenti nutrono canne e pantani risucchiano nelle melme le tegole. Luogo che fu di acque, oggi di aride sabbie.
I tecnici di SNAM, le archeologhe di Siena e di Lucca, e con l'elmo e la corazza che hanno i colori della luce, i colori degli uomini di Sicilsaldo: un saluto e un grazie a chi in mesi nel vento nella neve nel sole (un po' meno nelle acque) ci restituisce immagini perdute, e arricchisce di sogni gli archeologi.
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