lunedì 14 febbraio 2011

Il risotto etrusco alla pescatora: i granchi della Granchiaia e le vongole di Fonteblanda







Prendere granchi freschi della Granchiaia, sbucciarli con minuziosa passione di archeologi/-he Buche & Buccheri, riso (oddio, meglio il farro) del Chiecina, vongole di Fonteblanda, scaricate malamente nella discarica indifferenziata ai lati della plateia dell'impianto coloniale, cucinare il tutto in olle d'impasto con inclusi microclastici, aggiungere verdure e frutti della Terra dell'Auser, servire nelle forme 1-2 del repertorio del bucchero 'pisano' dell'archeologo Senzanome, bagnando con bianco della valle dell'Albegna, presentato in anfore Py 3 B a pasta rossa e ingobbio bianco (colori di moda), bevuto nella forma 3 (mah ...).
Pensieri allegri per giorni tristi. E per fortuna piove sulla Terra dei Quattro Fiumi, attendendo che l'impasto di Monica & Francesca lieviti, lieviti ...

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